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OPPORTUNITÀ DI MONETIZZARE INFORMAZIONI

Per monetizzare la ricchezza di informazioni rivenienti dalle macchine connesse in rete, l’azienda industriale produttrice di macchinari viene naturalmente portata ad effettuare un riposizionamento strategico del proprio business model da un assetto "transaction-based" ad uno "service-based",quest'ultimo fortemente orientato al cliente e dall’utilizzo intelligente di informazioni per la gestione ed ottimizzazione di rischi e processi.

Ne modello organizzativo della Digital Asset Servltization il ruolo dell'imprenditore viene esaltato, quale vera e propria pietra angolare del successo aziendale, nel momento in cui condivide ed interiorizza le nuove tematiche poste dalla Service Economy e si dispone ad accettare una grande duplice  sfida: produrre macchinari ancor più eccellenti (progettati per essere modulari ed aggiornabili a durare molto più a lungo di prima) e gestire i nuovi rischi e processi chela Digital Asset Servltization porta con se, lungo tutta la vita utile del macchinario.
 

SERVICE ECONOMY

II concetto chiave, sottostante alla Service Economy,  è che il macchinario eccellente diventa il fattore abilitante per creare, in un pluriennale arco di tempo, soluzioni e servizi, consentendo in tal modo di adottare un modello di ricavi composto in misura preponderante molto più dalle componenti di servizio, rispetto al ricavo derivante dalla mera concessione in uso del macchinario.

L’ Imprenditore ha, inoltre, un ruolo cruciale nella sensibilizzazione dei suoi Clienti verso l'adozione di una nuova cultura del servizio, in quanto solo con una condivisione di questo nuovo modello di business e potranno avere positive ricadute su quote di mercato e posizionamento competitivo.
 

Per costruire macchine eccellenti c’è bisogno di idee eccellenti,  sistemi di pianificazione/prototipazione eccellenti, per cui è necessario essere inclini ad agevolare e finanziare costantemente la ricerca e sviluppo: ancora una volta, un'azienda che abbia adottato la Digital Asset Servitization, dispone di un flusso ricorsivo di ricavi, che puo essere utilizzato anche per pianificare la copertura finanziaria delle attività di ricerca  e sviluppo.

L’ imprenditore dispone, grazie alla Digital Asset Servitization, di una grandissima quantità di dati, generati lungo tutta la vita utile del macchinario (dalla prototipazione alla rottamazione) e la creazione di informazioni, mediante integrazione e correlazione dei dati, diventa una nuova ricchezza finalizzabile a diversi obiettivi (maggiori ricavi, sostenibilità ambientale, economia circolare...) che riportiamo, a mero titolo d'esempio:
 

1

Informazioni relative ai materiali utilizzati: oggi formalizzate al procurement sulla supply chain, domani utilizzate per popolare un database di materiali recuperabili dalla rottamazione

2

Informazioni relative alle fonti energetiche utilizzate: funzionali al pricing del macchinario, ma ugualmente utili per un forecast dei consumi o per iniziative di  riprogettazione per riduzione dei consumi

3

Informazioni relative al costo dei fattori produttivi: fondamentali per ii pricing ,ma utilizzabili per avviare quotazioni competitive su piattaforme di procurement, tanto quanto per esporre richieste di finanziamento su piattaforme di Supply Chain Finance 

4

Informazioni relative alla clientela utilizzatrice dei macchinari: importanti per la gestione del credit risk sul singolo macchinario, ma ancor più se correlate tra loro, in ottica di gestione ediversif1cazione del portafoglio clienti

5

Informazioni relative all'utilizzo dei macchinari: imprescindibili per attuare servizi di manutenzione predittiva, ma altrettanto utili per fornire un andamentale, utilizzabile come termometro del corretto utilizzo del macchinario.

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